Perchè iscriversi al CRAL - Cral Sav
Perchè iscriversi al CRAL
Area socio
Perchè iscriversi al Circolo Dipendenti del CRAL SAV?
Luogo di incontro, di relazioni, di condivisione
Ci si avvicina al nostro Circolo, di solito, con dubbi e qualche curiosità, soprattutto attratti da qualche gita intrigante, da qualche offerta invitante, dalla possibilità di usufruire di qualche bonus.
Generalmente presi dalla fretta del lavoro, degli impegni, della famiglia si arriva, si saluta e si fa quello per cui siamo venuti a fare e poi si va.
Proviamo a fermarci un attimo a riflettere su questo. Le azioni che facciamo sono facili, semplici e scontate. Ma cosa c’è dietro a questo?
Un’organizzazione efficiente, efficace, fatta di persone che hanno deciso che valeva la pena di investire parte del loro tempo per poter offrire a colleghi e amici tutte quelle occasioni che noi riteniamo “normali”.
Ma perché lo fanno? In fondo anche loro hanno impegni, famiglie e amici. Credo che in questa azione di volontariato ci sia di fondo quello che viene chiamato lo “spirito del dono”. Il piacere di dare gratuitamente qualcosa che permette a tutti di godere di cose piacevoli e di occasioni particolari.
Allora il Circolo diventa, dapprima, il luogo della conoscenza: si partecipa ad eventi culturali, si fanno gite in luoghi davvero speciali, mangiate e tornei divertenti. Tutto questo crea fra i partecipanti il piacere di intrattenere relazioni con gli altri, di scoprire persone con interessi simili ai nostri; ci si scopre ad attendere che arrivi presto un’altra occasione per poter incontrarsi e godere della reciproca compagnia.
Ed ecco che ci si ritrova a condividere esperienze arricchenti e ci si sente un po’ parte di questo gruppo, si avverte il piacere di farvi parte. Ed è per questo che alla fine si dà per scontato che tutto continui com’è.
Forse invece è importante chiederci cosa posso fare anch’io perché si possa proseguire al meglio magari anche solo facendo proposte. Insieme si può cercare di migliorare, creando legami e costruendo, perché no, amicizie.
Generalmente presi dalla fretta del lavoro, degli impegni, della famiglia si arriva, si saluta e si fa quello per cui siamo venuti a fare e poi si va.
Proviamo a fermarci un attimo a riflettere su questo. Le azioni che facciamo sono facili, semplici e scontate. Ma cosa c’è dietro a questo?
Un’organizzazione efficiente, efficace, fatta di persone che hanno deciso che valeva la pena di investire parte del loro tempo per poter offrire a colleghi e amici tutte quelle occasioni che noi riteniamo “normali”.
Ma perché lo fanno? In fondo anche loro hanno impegni, famiglie e amici. Credo che in questa azione di volontariato ci sia di fondo quello che viene chiamato lo “spirito del dono”. Il piacere di dare gratuitamente qualcosa che permette a tutti di godere di cose piacevoli e di occasioni particolari.
Allora il Circolo diventa, dapprima, il luogo della conoscenza: si partecipa ad eventi culturali, si fanno gite in luoghi davvero speciali, mangiate e tornei divertenti. Tutto questo crea fra i partecipanti il piacere di intrattenere relazioni con gli altri, di scoprire persone con interessi simili ai nostri; ci si scopre ad attendere che arrivi presto un’altra occasione per poter incontrarsi e godere della reciproca compagnia.
Ed ecco che ci si ritrova a condividere esperienze arricchenti e ci si sente un po’ parte di questo gruppo, si avverte il piacere di farvi parte. Ed è per questo che alla fine si dà per scontato che tutto continui com’è.
Forse invece è importante chiederci cosa posso fare anch’io perché si possa proseguire al meglio magari anche solo facendo proposte. Insieme si può cercare di migliorare, creando legami e costruendo, perché no, amicizie.
